venerdì 5 maggio 2023

martedì 25 aprile 2023

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igienizzanti, ammorbidenti e prodotti ecologici di casa Rampi. 
Ti proponiamo il maggior assortimento on line del famoso marchio,per poter lavare i modo professionale i tuoi capi direttamente a casa tua.
Disponiamo inoltre delle soluzioni per la cura degli ambienti domestici come i deodoranti e i profumatori delle varie profumazioni 
relative alle varie linee; Green, Blue, Whitex, Igien, Frescotex, Aloe.
Non mancano inoltre i famosi detersivi alla spina di Casa Rampi della linea Sapospina, super concentrati e super convenienti per pulire 
in modo efficace superfici, stoviglie e bucato.
Lavasmacchia è rivenditore ufficiale e saprà inoltre fornirti l'assistenza di cui hai bisognoper la scelta dei tuoi prodotti. 
I prodotti Rampi hanno un ottimo rapporto qualità prezzo in quanto sono concentrati, efficaci e durano a lungo rispetto ai prodotti 
commerciali, inoltre sono formulati per non nuocere alla salute delle persone.
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giovedì 1 luglio 2021

Il lavaggio ad acqua in lavanderia: tutto quello che non possiamo non sapere

Il lavaggio ad acqua in lavanderia: tutto quello che non possiamo non sapere




 

Il lavaggio ad acqua professionale, quello effettuato in lavanderia, da sempre si affianca al lavaggio a secco ed oggi ne rappresenta anche un’alternativa per la pulitura di alcuni capi nella sua variante più moderna (wet cleaning).

Nello specifico è bene precisare fin d’ora che non tutti i capi possono essere trattati con il lavaggio ad acqua tradizionale e, in particolare, i tessuti più delicati con questo sistema rischiano di riportare danni irreversibili. In particolare è sconsigliabile lavare ad acqua capi delicati quali: coperte di lana, cappotti, giacche, abiti maschili e femminili, maglieria delicata, gonne, camicette, manufatti tessili d’arredo.

Per questa ragione i capi che necessitano una particolare cautela devono essere trattati con il sistema di lavaggio wet cleaning, oppure con il tradizionale lavaggio a secco.

A differenza di ciò che è opinione diffusa, il lavaggio ad acqua in lavanderia non è parificabile al lavaggio nella lavatrice di casa, si tratta di un processo molto differente e più evoluto, soprattutto in termini di risultati riscontrabili su capi e tessuti, che si traducono in maggior pulito e più lungo ciclo di vita dei tessuti.

I PRODOTTI PER IL LAVAGGIO AD ACQUA

Oggi sono disponibili detergenti, disinfettanti, igienizzanti, sgrassatori e sbiancanti di alta qualità, con le linee Rampi Sapospina e Home Professional potete trovare presso la vostra lavanderia di fiducia questi prodotti che, se impiegati ad hoc, operano in modo efficiente anche a temperature più basse in modo da non stressare le fibre dei tessuti mantenendone più a lungo le caratteristiche peculiari (Elasticità, morbidezza, brillantezza dei colori, ecc.)

PERCHÈ SCEGLIERE IL LAVAGGIO AD ACQUA IN LAVANDERIA?

Ma se è possibile trovare i prodotti professionali per il lavaggio ad acqua domestico, perchè rivolgersi ad una lavanderia? La domanda sorge spontanea.

Sostanzialmente per 3 motivi:

  • Il processo di lavaggio, in lavanderia più strutturato e sofisticato;
  • macchinari, in lavanderia più evoluti e con programmazioni sofisticate;
  • L’esperienza dei professionisti del lavaggio, che hanno acquisito con i tessuti la familiarità che eleva al rango di esperti.

COME SI SVOLGE IL LAVAGGIO AD ACQUA ESEGUITO IN LAVANDERIA

Il lavaggio ad acqua professionale che viene eseguito in lavanderia è composto da più fasi; Si inizia con il pre-trattamento, con prodotti specifici come sgrassatori, eventuali solventi dedicati in caso di macchie difficili, ecc.

Non c’è bisogno di dirlo: l’utilizzo di tali prodotti è consigliabile solo da parte di personale esperto di lavanderia, per ottenere risultati ottimali senza rischiare di rovinare i tessuti. É infatti una questione di attimi ritrovare i vestiti decorati da aloni, od ottenere l’espansione e il fissaggio delle macchie invece della loro scomparsa.

Segue il lavaggio ad acqua vero e proprio, per il quale i prodotti, i macchinari e l’esperienza professionale del mastro lavandaio si uniscono in sinergia e fanno tutta la differenza.

Dopo il lavaggio naturalmente si passa alla fase di asciugatura dei capi; non tutti sanno che l’asciugatura naturale, i panni stesi per intenderci,  nella maggior parte dei casi non è la soluzione migliore, anzi a volte è addirittura dannosa, come per giacche a vento, piumini, piumoni ecc. perche l’imbottitura stenda ad asciugare e facilmente crea degli aloni all’esterno.

Le asciugatrici professionali che trovate in lavanderia, grazie alle maggiori dimensioni, permettono all’aria calda di circolare in modo più libero all’interno del cestello, portando a compimento l’asciugatura dei tessuti nel pieno rispetto delle fibre, evitando surriscaldamenti, pressioni e sfregamenti stressanti.

Anche dopo il lavaggio e l’asciugatura, in casi specifici, si può rendere necessaria un ulteriore momento di smacchiatura, che come abbiamo visto richiede prodotti specifici e cautela nell’utilizzo.

Segue per concludere la stiratura dei capi, grazie al processo di lavanderia, questo tipo di lavaggio porta sul banco di stiratura tessuti che si rendono più docili e facilmente trattabili, in sostanza ad un processodi lavaggio più delicato con le fibre tessili fa seguito anche un più delicato momento di stiratura

Inoltre le attrezzature di post lavaggio professionali, assi aspiranti e vaporizzanti e ferri da stiro speciali, uniti al sapiente utilizzo delle temperature del vapore, degli appretti e di altri prodotti specifici, concorrono a raggiungere un risultato che con i metodi casalinghi diventa ineguagliabile.

I MACCHINARI PROFESSIONALI PER IL LAVAGGIO PROFESSIONALE AD ACQUA

I macchinari professionali per il lavaggio ad acqua di cui è dotata una lavanderia lavora secondo una moltitudine di programmi specifici per ogni tipo di tessuto, hanno quindi la possibilità di essere utilizzati per agire al meglio variando temperatura, tipo di rotazione del cestello, quantità d’acqua impiegata per ogni fase del lavaggio, combinando così la maggiore prestazione di pulito con il minor stress per i tessuti e i capi.

PIÚ CAPI SIMILI, MAGGIOR DETTAGLIO NEI PROGRAMMI DI LAVAGGIO

Un ultimo ma non trascurabile motivo che rende il lavaggio ad acqua in lavanderia molto diverso, e qualitativamente migliore rispetto al medesimo processo con la lavatrice di casa, consiste nella maggior scala operativa. Infatti in lavanderia i capi sono raccolti per similitudine di caratteristiche e trattati pertanto in modo più specifico, viene quindi meno quella necessità di “mescolare un po’ tutto” a cui siamo costretti quando ci troviamo a riempire il cestello della nostra lavatrice di casa.


giovedì 3 giugno 2021

Pulitura e vaporizzazione Maglieria

 Pulitura e vaporizzazione Maglieria con trattamento igienizzante e antitarmico.

I Vostri capi in maglia vi verranno riconsegnati imbustati

 singolarmente con una piastrina protettiva, 

pronti per essere rimessi nell'armadio in attesa della prossima stagione. 







mercoledì 19 maggio 2021

Profumatori e igienizzanti per bucato

 conosci i nostri

Profumatori e igienizzanti per bucato?


I PRIMI, I MIGLIORI, I PIÙ PRATICI

PRIMI perché da subito abbiamo abbinato fragranze e igiene in un unico prodotto per l’utilizzo in una lavatrice domestica.

MIGLIORI perché ricerche di mercato dimostrano che le fragranze sono delicate e allo stesso tempo persistenti.

PIÙ PRATICI perché il piccolo dosatore sul tappo permette di versare nella vaschetta dell’ammorbidente la giusta dose per rendere i tuoi capi esclusivi.

IL PULITO A CASA TUA





mercoledì 28 aprile 2021

 

Perché l’erba tagliata ha quel forte odore

È un modo per gridare "aiuto!" comune a molte piante, anche se nella maggior parte dei casi non ce ne accorgiamo



La primavera è abbondantemente arrivata, sugli alberi crescono nuove foglie verdi e sbocciano fiori. Tra gli odori che si sentono in questo periodo, oltre a quello del glicine, c’è quello dell’erba tagliata: a molti piace, forse perché ricorda primavere ed estati felici del passato, ad altri no, ma quel che è certo è che l’erba non lo produce per noi. Secondo gli scienziati, gli odori che le piante emettono in condizioni di stress – cioè quando sta succedendo loro qualcosa di negativo per la propria salute (come essere mangiate o avere poca acqua) – sono un modo per allertare altre piante o alcuni animali di quello che sta succedendo loro. Nelle parole dell’ecologo americano Jack Schultz, una delle prime persone a capire che le piante comunicano tra loro, l’odore dell’erba tagliata è «l’erba che grida “aiuto!”»

Le piante sono tantissime e gli studi sui modi di comunicare tra loro e con altri esseri viventi ancora limitati, quindi non sappiamo precisamente che tipo di segnali emettano il loglio (Lolium perenne), l’erba fienarola (Poa pratensis) e la festuca rossa (Festuca rubra commutata), tra le più comuni specie di graminacee che si trovano nei prati, quando vengono tagliate. In generale però abbiamo capito che non potendo muoversi né produrre suoni, per “dire” qualcosa ad altri esseri viventi le piante emettono composti organici volatili: sostanze chimiche che hanno una tendenza a evaporare e che possono essere percepite dai chemiorecettori del nostro olfatto. È un meccanismo che si è affinato con l’evoluzione. È la ragione per cui le piante aromatiche e le rose, per esempio, hanno un buon odore. Quelli che conosciamo meglio servono per attirare gli insetti, mentre altri hanno la stessa funzione dei feromoni negli animali: sono diretti ad altre piante della stessa specie di quella che li emette.
In questa conferenza TED Jack Schultz spiega alcuni meccanismi di comunicazione propri delle piante e i suoi studi per imparare a capirli; cita l’erba tagliata al minuto 3:53. https://www.youtube.com/watch?v=zTQVLfG3sgM&t=353s

Gli scienziati chiamano le sostanze odorose prodotte dalle piante “composti organici volatili biogenici”, o BVOC. L’odore dell’erba tagliata è causato da uno di essi. Molti altri (per esempio quelli emessi da una pianta di mais quando è infestata da un parassita, come spiega Schultz) non li sentiamo perché sono prodotti in concentrazioni troppo basse per essere percepiti dall’olfatto umano, ma sufficienti per i sensi degli insetti e per i nasi dei cani.

Sono stati condotti studi dettagliati per capire con precisione che funzione svolgono queste sostanze e il modo in cui vengono prodotte. È stato fatto, ad esempio, con il tabacco. Quando un bruco si mette a mangiare le sue foglie, la pianta emette un tipo di BVOC che in inglese viene chiamato “composto volatile delle foglie verdi” (GLV) e così attira gli insetti del genere Geocoris che sono predatori dei bruchi. Nel 2010 è stato scoperto che peraltro il tipo di GLV diffuso quando le foglie sono mangiate dai bruchi è diverso da quello prodotto quando una lama taglia le foglie, e attira maggiormente gli insetti Geocoris.

Un’altra specie di pianta di cui sono stati studiati i meccanismi di comunicazione tramite i BVOC è una specie del genere Acacia diffusa in Africa: all’inizio degli anni Novanta lo zoologo sudafricano Wouter Van Hoven scoprì che quando vengono masticate, le foglie della pianta producono tannino, una sostanza tossica a seconda della sua concentrazione, e diffondono nell’aria l’etilene; quest’ultimo fa sì che le foglie delle piante vicine, in un raggio di quasi 50 metri, si mettano a loro volta a produrre tannino nel giro di 5-10 minuti. Se ne accorse dopo che circa tremila kudu (un tipo di antilope) chiusi in una vasta zona recintata morirono improvvisamente: tutte le foglie che avevano a disposizione nell’area in cui erano chiuse erano diventate velenose. A margine: Van Hoven si accorse anche che le giraffe che vivevano fuori dal recinto mangiavano solo le foglie di certe piante, evitando quelle sottovento rispetto a quelle da cui si erano già alimentate.

Un altro studioso delle piante, il fitopatologo americano Michael Kolomiets, ha fatto degli esperimenti con piante di granturco: ha osservato che alcuni esemplari geneticamente modificati per non produrre il GLV non attraggono le vespe che invece cercano sulle piante normali i bruchi di cui si cibano. Le piante in cui avviene la produzione di GLV, oltre a richiamare le vespe quando sono attaccate dagli insetti parassiti, producono anche acido jasmonico (chiamato così perché studiato per la prima volta nel gelsomino, Jasminum), un ormone vegetale che ha una funzione di autodifesa: stimola la produzione di altre sostanze, repellenti per gli insetti.

Tornando all’odore dell’erba tagliata, i più appassionati tra quelli che lo apprezzano vorranno forse sapere esattamente da cosa è prodotto: la molecola C6H10O, o cis-3-esenale. È un aldeide, cioè uno tipo di composti chimici che comprendono carbonio (C), idrogeno (H) e ossigeno (O). Non è una molecola stabile, ma anche quella in cui si riorganizza non appena trova una forma più stabile (il 2-esenale) odora di erba tagliata. Chi lo apprezza davvero tanto può acquistare dai produttori di sostanze chimiche il cis-3-esen-1-olo, cioè l’olio essenziale che lo contiene.

Per quanto riguarda le ragioni per cui l’odore dell’erba tagliata piace a tante persone non c’è una risposta certa. Alcuni studi di comportamento sulle scimmie hanno rivelato che l’odore del 2-esenale e del cis-3-esen-1-olo ha un effetto calmante in condizioni di stress. In particolare fa sì che ci sia un afflusso di sangue nella parte della corteccia del cervello che ha a che fare con l’olfatto e non solo. Forse però è solo che fa pensare all’estate.