TALENTO ITALIANO
TALENTO ITALIANO — Istantanee d’autore fra camicie stirate La bellezza è di casa a “La Suprema”
Dal 1967 a oggi questa di Marostica, posta a due passi dalla magnifica Piazza degli Scacchi, unisce l’alta qualità del lavoro artigiano a una vocazione per la fotografia, espressa dalle mostre che il titolare (e appassionato fotografo) Sergio Sartori organizza a getto continuo nel suo negozio
“Certamente a noi tutti piace affondare il naso in un maglione che ricordi un prato fiorito o la brezza dell’oceano”. Bastano queste parole, carpite nel sito del negozio, per capire che alla lavanderia La Suprema di Marostica, in provincia di Vicenza, siamo su un altro pianeta rispetto alla norma di attività di questo genere. E afferrare che qui si parla sì di un ammorbidente, e delle sue facoltà “ricostituenti” nei confronti della lana, ma con la stessa grazia di un sonetto d’autore o di un “madrigale arioso”.
Sensazioni usuali dove la Bellezza è di casa. Intanto perché ci troviamo a Marostica, le cui trecentesche mura scaligere incastonano il gioiello di una piazza famosa in tutto il mondo per la Partita a Scacchi con figure viventi di scena ogni due anni. E poi perché Sergio Sartori, titolare della Suprema, da vero marosticense educato a riconoscere ovunque i segni di un’estetizzante differenza, ha fatto della Bellezza un’autentica “mission” aziendale. Basta entrare nel negozio, situato lungo le mura medioevali, e gestito da Sergio Sartori assieme alla moglie Mira e a due dipendenti, per avere subito un colpo d’occhio singolare. Ciò è sicuramente dovuto ai capi esposti, e al loro trattamento “in tempo reale”, sotto gli occhi di tutti, in modo da capire che ci troviamo dentro una lavanderia rispettosa di tutti i canoni di questo mestiere artigiano. Ma è da ricondurre anche ad altro. Per la precisione alle magnifiche, magnetiche fotografie d’autore appese alle pareti del locale.
Nei mesi scorsi si sono svolge due collettive, una dedicata alla Marostica Medioevale e ai suoi personaggi, e l’altra alla Partita a Scacchi del 2014, mentre solo un mese fa toccava a una personale di Gabriella Strada. “E’ l’attuale presidente del circolo Marostica Fotografia 1979 – spiega Sergio Sartori – associazione che io stesso ho fondato trentasette anni fa, cresciuta in felice sinergia con La Suprema, perché da sempre ho aperto le porte del negozio a mostre di soci e amici del circolo. D’altra parte io stesso, se non mi mettevo a fare il lavandaio, avrei sicuramente scelto la professione di fotografo, seguendo questa grande passione della mia vita”.
La memoria corre allora al 1967. “E’ l’anno in cui finisco il servizio militare – racconta il titolare della Suprema – ed è quando mia mamma, Dina Cavaliere, rileva quest’attività, chiedendomi di aiutarla”. Impossibile dire di no, anche perché la lavanderia si rivela una vera e propria vocazione di famiglia, considerando che altre attività sono state aperte nei dintorni dai fratelli di Sergio Sartori: da Alfredo a Nove, da Antonio a Molvena, e da Luciano a Rosà. “Ovviamente la storia di questo negozio è andata in parallelo con quella del Paese – spiega il lavandaio fotografo – e dei suoi costumi. Durante il boom economico degli anni ’80 tutti correvano in lavanderia, e noi potevamo solo adeguarci a quel trend, con due furgoni che ritiravano e consegnavano a domicilio e più dipendenti al lavoro”.
“La svolta è avvenuta più avanti, con la crisi – chiarisce Sartori – quando tutto si è ridotto. E’ stato allora che mi sono guardato intorno e, mentre tutti tiravano al ribasso ho capito una semplice verità: non dovevo fare concorrenza a nessuno. In questo modo, tenendo alta la barra della qualità, i clienti diventano i tuoi unici, fondamentali testimonial. Perché ognuno che rimandi a casa soddisfatto te ne porterà almeno un altro”.
E’ il marketing tradizionale dell’artigianato, fondato sulla qualità. Concetto attorno a cui, all’interno della Suprema, ruota ogni particolare: capi appesi, stiro fatto a mano, confezione in busta riservata a ogni maglia, trattamento anti-tarmico, ampio impiego di igienizzanti di un marchio di qualità come Rampi. Il tutto affidato al lavoro di due lavasecco e delle macchine ad acqua introdotte dal wet cleaning. A proposito del quale, la linea della Suprema è molto precisa: ottimizzarne le risorse in termini di qualità. Con la camicie, ad esempio, viene utilizzato per rifinire e ammorbidire il capo dopo il trattamento a secco.
Perché, si tratti di fotografie da appendere o di abiti da lavare, l’obbiettivo della “Suprema” di Marostica resta uno solo, e si chiama Bellezza.
di Stefano Ferrio
Rivista Detergo
Settembre 2016
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