martedì 15 novembre 2016

TALENTO ITALIANO

TALENTO ITALIANO — Istantanee d’autore fra camicie stirate La bellezza è di casa a “La Suprema”





Dal 1967 a oggi questa di Marostica, posta a due passi dalla magnifica Piazza degli Scacchi, unisce l’alta qualità del lavoro artigiano a una vocazione per la fotografia, espressa dalle mostre che il titolare (e appassionato fotografo) Sergio Sartori organizza a getto continuo nel suo negozio

“Certamente a noi tutti piace affondare il naso in un maglione che ricordi un prato fiorito o la brezza dell’oceano”. Bastano queste parole, carpite nel sito del negozio, per capire che alla lavanderia La Suprema di Marostica, in provincia di Vicenza, siamo su un altro pianeta rispetto alla norma di attività di questo genere. E afferrare che qui si parla sì di un ammorbidente, e delle sue facoltà “ricostituenti” nei confronti della lana, ma con la stessa grazia di un sonetto d’autore o di un “madrigale arioso”.

Sensazioni usuali dove la Bellezza è di casa. Intanto perché ci troviamo a Marostica, le cui trecentesche mura scaligere incastonano il gioiello di una piazza famosa in tutto il mondo per la Partita a Scacchi con figure viventi di scena ogni due anni. E poi perché Sergio Sartori, titolare della Suprema, da vero marosticense educato a riconoscere ovunque i segni di un’estetizzante differenza, ha fatto della Bellezza un’autentica “mission” aziendale. Basta entrare nel negozio, situato lungo le mura medioevali, e gestito da Sergio Sartori assieme alla moglie Mira e a due dipendenti, per avere subito un colpo d’occhio singolare. Ciò è sicuramente dovuto ai capi esposti, e al loro trattamento “in tempo reale”, sotto gli occhi di tutti, in modo da capire che ci troviamo dentro una lavanderia rispettosa di tutti i canoni di questo mestiere artigiano. Ma è da ricondurre anche ad altro. Per la precisione alle magnifiche, magnetiche fotografie d’autore appese alle pareti del locale.
Nei mesi scorsi si sono svolge due collettive, una dedicata alla Marostica Medioevale e ai suoi personaggi, e l’altra alla Partita a Scacchi del 2014, mentre solo un mese fa toccava a una personale di Gabriella Strada. “E’ l’attuale presidente del circolo Marostica Fotografia 1979 – spiega Sergio Sartori – associazione che io stesso ho fondato trentasette anni fa, cresciuta in felice sinergia con La Suprema, perché da sempre ho aperto le porte del negozio a mostre di soci e amici del circolo. D’altra parte io stesso, se non mi mettevo a fare il lavandaio, avrei sicuramente scelto la professione di fotografo, seguendo questa grande passione della mia vita”.
La memoria corre allora al 1967. “E’ l’anno in cui finisco il servizio militare – racconta il titolare della Suprema – ed è quando mia mamma, Dina Cavaliere, rileva quest’attività, chiedendomi di aiutarla”. Impossibile dire di no, anche perché la lavanderia si rivela una vera e propria vocazione di famiglia, considerando che altre attività sono state aperte nei dintorni dai fratelli di Sergio Sartori: da Alfredo a Nove, da Antonio a Molvena, e da Luciano a Rosà. “Ovviamente la storia di questo negozio è andata in parallelo con quella del Paese – spiega il lavandaio fotografo – e dei suoi costumi. Durante il boom economico degli anni ’80 tutti correvano in lavanderia, e noi potevamo solo adeguarci a quel trend, con due furgoni che ritiravano e consegnavano a domicilio e più dipendenti al lavoro”.


“La svolta è avvenuta più avanti, con la crisi – chiarisce Sartori – quando tutto si è ridotto. E’ stato allora che mi sono guardato intorno e, mentre tutti tiravano al ribasso ho capito una semplice verità: non dovevo fare concorrenza a nessuno. In questo modo, tenendo alta la barra della qualità, i clienti diventano i tuoi unici, fondamentali testimonial. Perché ognuno che rimandi a casa soddisfatto te ne porterà almeno un altro”.
E’ il marketing tradizionale dell’artigianato, fondato sulla qualità. Concetto attorno a cui, all’interno della Suprema, ruota ogni particolare: capi appesi, stiro fatto a mano, confezione in busta riservata a ogni maglia, trattamento anti-tarmico, ampio impiego di igienizzanti di un marchio di qualità come Rampi. Il tutto affidato al lavoro di due lavasecco e delle macchine ad acqua introdotte dal wet cleaning. A proposito del quale, la linea della Suprema è molto precisa: ottimizzarne le risorse in termini di qualità. Con la camicie, ad esempio, viene utilizzato per rifinire e ammorbidire il capo dopo il trattamento a secco.


Perché, si tratti di fotografie da appendere o di abiti da lavare, l’obbiettivo della “Suprema” di Marostica resta uno solo, e si chiama Bellezza.

di Stefano Ferrio

Rivista Detergo
Settembre 2016

lunedì 31 ottobre 2016

Questa notte non farti trovare impreparato, fai scorta di Saposcuro!

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Non è mai troppo presto per pensare al Natale:

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Disponibile nel nostro laboratorio al costo di 22,00 euro
La Blue Box contiene
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MEDITerranean Blue Wash: È un detergente naturale-professionale, altamente concentrato e contenente solo tensioattivi di origine vegetale.
MEDITerranean Blue Softener: È il primo ammorbidente professionale con acido ialuronico altamente concentrato e contenente solo tensioattivi di origine vegetale.
MEDITerranean Blue Activer: È un rigeneratore di igiene e fragranza con azione profumante.
MEDITerranean DEO Blue: igienizza istantaneamente in modo efficace, allontanando batteri e muffe.
Disponibile nel nostro laboratorio al costo di 12,00 euro
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MEDITerranean Green Wash
MEDITerranean Green Softener
MEDITerranean DEO Green


venerdì 28 ottobre 2016

MEDITerranean DEO Blue

MEDITerranean DEO Blue, 

grazie ai profumi della macchia mediterranea,

 dona ai capi e ai tessuti una piacevole sensazione di pulizia.

 Igienizza istantaneamente in modo efficace i capi, 

allontanando batteri e muffe, neutralizza i cattivi odori grazie

 ad un raffinato bouquet di essenze del Mediterraneo


mercoledì 26 ottobre 2016

MEDITerranean Blue Softener

MEDITerranean Blue Softener 

è il primo ammorbidente professionale 

con acido ialuronico altamente concentrato

 e contenente solo tensioattivi di origine 

vegetale!

MEDITerranean Blue Activer

MEDITerranean Blue Activer


è un rigeneratore di igiene e fragranza 

con azione profumante, 

da nebulizzare tra un lavaggio 
e l’altro sugli indumenti e sui tessuti.

mercoledì 19 ottobre 2016

Mediterranean Blue Wash

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è un detergente naturale-professionale, 

altamente concentrato e contenente 

solo tensioattivi di origine vegetale!


martedì 27 settembre 2016

venerdì 22 luglio 2016

Vuoi provare i detergenti dei professionisti a casa tua?



Recati in lavanderia e acquista uno dei prodotti per il bucato e per la casa della linea Sapospina.
I Vantaggi:

- 1 litro vale 3: 
detersivi superconcentrati per salvare spazio in lavanderia e l'ambiente;
- Alla spina: il flacone non si butta mai, ma si riempie;
- Economici: basso rapporto costo/lavaggio;
- Risultati: un pulito sempre perfetto ;
- Profumazione: unica e persistente.

Usate Sapo scuro e ricordate di stendere i capi al contrario se li fate asciugare al sole!


mercoledì 20 luglio 2016

Cimici dei letti

Cimici dei letti: cosa sono e i rimedi “fai da te” per eliminarle
Le cimici dei letti sono dei piccoli insetti che si nutrono di sangue umano e che infestano le camere da letto. Ecco quali sono tutti i rimedi "fai da te" per eliminarle.




Le cimici dei letti sono dei piccoli insetti che succhiano sangue umano e che infestano le camere da letto. Sono completamente diverse dalle cimici verdi che, al contrario, attaccano le piante e il giardino. Sono poco attive di giorno ed escono dalle loro tane, nascoste nelle crepe dei muri, nelle fessure, nelle cuciture dei materassi o nelle prese elettrice, nel corso della notte, quando possono pungere gli esseri umani con più facilità. Le loro punture provocano delle piccole macchie rosse e pruriginose sulla pelle ma, al di là del fastidio, non sono pericolose, a meno che non si verifichi una reazione allergica. Riescono a riprodursi molto velocemente e dunque a diffondersi in tutte le stanze di una casa, a patto che siano luoghi caldi e ricchi di anidride carbonica. E’ facile vederle ad occhio nudo, visto che hanno le dimensioni di una lenticchia, e sono di un colore tra il rosso e il marrone. Hanno una vita media di 9 mesi ma resistono anche in caso di carenza di cibo. Per eliminarle quando l’intera casa è infestata, l’ideale è ricorrere ad una disinfestazione ma, nei casi meno gravi, è possibile ricorrere ad una serie di rimedi “fai da te”.

Cimici dei letti: come trovarle
Le cimici dei letti non sono facili da individuare, visto che solitamente escono dalle loro tane di notte, mentre nel corso della giornata rimangono nascoste nelle fessure dei materassi, nella rete e nelle crepe dei muri. Esistono però diversi metodi per individuare un'infestazione.

Controllare il materasso e la struttura del letto – Il rifugio ideale delle cimici è il letto, dove hanno la possibilità di nutrirsi facilmente. E' bene dunque controllare lungo tutto il perimetro del materasso, tra le pieghe delle lenzuola e dei cuscini, ma anche sulla rete e sulla struttura del letto. L'ideale è usare una lente di ingrandimento e una torcia, così da non lasciarsi sfuggire nulla.


Individuare i gusci d'uova e i residui di muta – Le cimici dei letti si riproducono e, una volta cresciuti, fanno la muta. Quando si accoppiano, producono centinaia di uova, che lasceranno in giro per la casa molti residui di esoscheletro. Anche se non si sono mai visti gli insetti "incriminati", basta trovare dei gusci d'uova o i residui della muta per capire che si ha la stanza infestata. Le larve sono piccole e bianche, mentre i residui di esoscheletro sono trasparenti e visibili con una lente di ingrandimento.

Riconoscere i residui fecali – Le cimici dei letti mangiano per circa 3-10 minuti al giorno ed evacuano dove mangiano, cioè sui bordi dei materassi e nelle fessure dei letti, per poi tornare di nuovo a nascondersi. Le loro feci somigliano a dei piccoli granelli neri, non sono altro che sangue secco e hanno un leggero odore muschiato. Anche in questo caso, è necessario usare una lente di ingrandimento, facendo bene attenzione ai puntini neri. Se passando la mano sul materasso si raccoglie qualche residuo, vorrà dire che probabilmente si ha la stanza infestata.

Ispezionare gli oggetti intorno al letto – Libri, telefoni, radio, comodini, prese elettriche sono tutti potenziali nascondigli per le cimici poiché gli permettono di deporre indisturbate le uova. Bisogna dunque controllarli tutti per avere la certezza di non essere di fronte ad un'infestazione.

Controllare la moquette – La moquette è un ottimo nascondiglio per le cimici dei letti. E' possibile però eseguire un'ispezione senza rovinare il pavimento, sollevando appena i bordi. Gli insetti, i loro escrementi o i residui di muta si vedranno subito.

I rimedi "fai da te" per prevenire ed eliminare le cimici dei letti
Passare l’aspirapolvere quotidianamente – Per evitare che le cimici dei letti infestino la stanza, è necessario tenerla sempre pulita usando l’aspirapolvere ogni giorno. In particolare, bisogna passarla su tutta l'intelaiatura del letto, così da aspirare gli insetti nascosti nelle fessure.

Lavare i vestiti a 50 gradi – Quando le cimici dei letti hanno infestato la casa, è inevitabile che anche i vestiti siano contaminati. Per uccidere le eventuali uova, è necessario lavori gli indumenti a circa 50 gradi. Così facendo, si eviterà la loro riproduzione.

Usare asciugatrici elettriche – Anche le asciugatrici elettriche danno la possibilità di uccidere le cimici dei letti e le loro uova. L’unica regola da seguire? Farlo ad alte temperature per almeno 20 minuti.

Sigillare crepe e nidi – Le cimici dei letti tendono a nascondersi nelle crepe dei muri. Per ucciderle, è dunque necessario sigillare le vie d’accesso con dello stucco o del silicone. E’ possibile inoltre montare delle fascette di gomma sulle porte, così da creare un ostacolo tra l’estremità della porta e il pavimento.

Avvolgere il materasso in una copertura di plastica – Il rimedio più efficace per evitare che le cimici infestino il proprio letto è coprire il materasso con una copertura di plastica. In questo modo, non troveranno un ambiente ideale per vivere e riprodursi.

Farina fossile – La farina fossile viene estratta da una roccia sedimentaria ed è un potente pesticida poiché è ricca di calcio, silicio e alluminio. Può essere versata in prossimità di finestre, giunture dei tubi dell’acqua o delle fessure dei muri. In questo modo, le cimici dei letti moriranno in pochissimo tempo.

Insetticida – Nei casi più estremi, si può provare anche con una soluzione drastica: l'insetticida. L'importante è che sia in polvere a base di permetrina. Dovrà essere sparso nelle zone infestate e farà morire gli insetti in pochissimo tempo, anche se, essendo un prodotto chimico, mette a rischio la salute e l'ambiente.

Trappola – Esiste anche una trappola per le cimici dei letto, che impedisce agli insetti di arrampicarsi sul letto, fino a raggiungere il materasso. E' un dispositivo simile ad un piattino, che deve essere posizionato sotto le gambe del letto. È facilmente reperibile in commercio.

Usare un vaporizzatore – Il vaporizzatore è l'ideale per eliminare le cimici e le loro uova, che non riescono a sopravvivere di fronte a tanto calore. Basta spruzzare il vapore sugli angoli e sulle cuciture per sbarazzarsi degli insetti in poco tempo.

I colori da evitare per combattere le cimici dei letti
Sembrerà assurdo ma anche gli insetti hanno un colore preferito. In particolare, le cimici vengono attratte da alcune sfumature specifiche e finiscono per creare delle vere e proprie colonie nella zona in cui vengono attratti. Secondo uno studio condotto da Corraine McNeill dello Union College, pubblicato sul “Journal of Medical Entomology", le cimici preferiscono il rosso e il nero mentre scappano di fronte al giallo e al verde. Le cimici da letto si creano dei veri e propri rifugi nel tentativo di nascondersi e li scelgono in base al loro colore quando sono illuminati dalla luce naturale. “Inizialmente abbiamo pensato che l’attrazione verso il rosso fosse dovuta al fatto che ricordasse il sangue, la sostanza di cui si nutrono, ma in realtà è perché loro stesse sono rosse e vogliono stare con altre cimici”, ha spiegato Corraine McNeill, autore dello studio. E’ proprio perché vengono attratte dai colori dei loro simili che dunque si stabiliscono nei luoghi rossi e neri, convinte che unendosi possano sopravvivere a lungo, fronteggiando ogni tipo di avversità. La prossima volta che vi ritroverete a scegliere l’arredamento di casa, fareste meglio ad evitare delle tonalità simili, a meno che non vogliate “ospitare” una colonia di cimici.





fonte: http://donna.fanpage.it

martedì 26 aprile 2016

Detersivi alla Spina di Alta Qualità

Disponibile il nuovo servizio di detersivi alla spina, 

venite a provarli e non ne farete più a meno. 





Nel nostro piccolo cerchiamo di dare un piccolo segnale alla

nostra terra, con i detersivi alla spina di alta qualità, e il 

riutilizzo del contenitore. 

TU RISPARMI E LA NATURA CI  GUADAGNA 



lunedì 29 febbraio 2016

Nuova esposizione fotografica allo


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Spazio Espositivo Porta Castello

"La Via Lattea" di Giorgio Crestan




Tutte le foto qui ...  http://scout-image.blogspot.it/2016/02/la-via-lattea-di-giorgio-crestan.html

lunedì 8 febbraio 2016

COME FARE L’AMMORBIDENTE IN CASA

COME FARE L’AMMORBIDENTE IN CASA



A chi non piace indossare un capo appena lavato, ma che sia anche morbido e profumato?  Certamente a noi tutti piace affondare il naso in un maglione che ricordi un prato fiorito o la brezza dell’oceano. E i geni del marketing questo lo sanno e per questo per vendere di più (e quindi far comprare anche di più a noi), la produzione di ammorbidenti per il bucato, negli ultimi anni, è notevolmente aumentata. Se guardiamo allo scaffale di un supermercato, flaconi e flaconi di ammorbidente ammiccano dalla loro postazione, con i loro colori e i loro profumi. Ed è un tripudio di orchidee e mughetti, di spezie orientali ed erbe aromatiche. La pubblicità ci spaccia tutto questo per naturale ma di naturale non c’è proprio nulla perchè si tratta di sostanze tossiche molto pericolose e aggressive per la pelle.
Per quanto i capi possano essere sciacquati bene, le sostanze tossiche rimangono impigliate nelle trame dei tessuti e quindi a contatto con la pelle. Forse stiamo parlando del prodotto più tossico e apparentemente innocuo che circola nelle nostre case anche se siamo circondati da sostanze chimiche pericolose. Un detergente che fa male, è allergizzante e potenzialmente cancerogeno che è anche pericoloso per gli ecosistemi e la fauna acquatica. Davvero ne possiamo fare a meno con un notevole beneficio per la salute, l’ambiente e anche il portafoglio visto che bucato dopo bucato, lavatrice dopo lavatrice, fa sentire il suo effetto sul budget domestico. Ma se proprio non ne possiamo fare a meno, è sempre possibile preparare da sè un ammorbidente fatto in casa utilizzando prodotti che comunemente usiamo in casa e che quindi già abbiamo in dispensa. Vediamo allora gli ingredienti e il procedimento per preparare un ammorbidente fatto in casa da pagina

Per ottenere un detersivo ecologico (e anche economico) ci servono i seguenti ingredienti:
– 1oo grammi di bicarbonato di sodio;
– 200 ml di acqua calda;
– 800 ml di aceto di mele;
– qualche goccia di olio essenziale a piacere.
Procedimento: mescolare bene in recipiente ampio l’acqua, l’aceto e il bicarbonato in modo che si sciolga per bene. Facciamo riposare la miscela per qualche minuto e poi conserviamola in un contenitore di vetro con il tappo ermetico in modo che le sostanze volatili contenute nell’olio essenziale non si disperdano.  L’ammorbidente è pronto per l’uso. Basta versarne quattro cucchiai nel bucato a ogni lavaggio.
Come avete potuto modo di constatare, fare l’ammorbidente in casa non solo è facile ma anche divertente. Sì perchè possiamo usare gli oli essenziali a piacimento anche per creare profumi e sentori originali e personalizzati in modo che il nostro bucato parli un po’ di noi. Dentro ogni olio essenziale ci sono diverse proprietà: cannella, cardamomo e gelsomino a esempio sono afrodisiaci, camomilla, lavanda e melissa sono antiallergici, cipresso, geranio e incenso sono rilassanti. Un valido aiuto per della sana aromaterapia, altro che inalare sostanze tossiche!

Un altro efficace ingrediente è l’aceto di mele, sano, economico ed ecologico ed efficace anche per la pulizia della casa. Un’altra ricetta facile facile per fare dell’ammorbidente in casa si può fare con l’acido citrico. Basta mescolare due litri di acqua distillata con 200 grammi di acido citrico mescolando bene e conservando in un contenitore. Anche in questo caso potrete aggiungere poche gocce di olio essenziale per lasciare una profumazione sana, naturale ed intensa che persiste anche dopo parecchi lavaggi. Non dimentichiamo che la quasi totalità di oli essenziali haproprietà antisettiche e quindi igienizzanti e disinfettanti per il nostro bucato dove possono proliferare germi e batteri. In questo modo possiamo anche fare la lavatrice a più bassa temperatura preservando i capi e i colori e risparmiando energia.
Infine un’altra ricetta molto veloce da preparare per l’ammorbidente fatto in casa, efficace ed economico, prevede di utilizzare il balsamo per capelli al posto dell’ammorbidente. Una soluzione non del tutto ecologica rispetto a quelle poc’anzi descritte ma senza dubbio veloce soprattutto quando ci accorgiamo che ci manca qualche ingrediente fondamentale per realizzare il nostro eco – ammorbidente.


martedì 2 febbraio 2016

Ecco quanto è importante lavare i vestiti nuovi prima di indossarli

Ecco quanto è importante lavare i vestiti nuovi prima di indossarli
Alzi la mano chi si è reso colpevole di portare a casa una nuova camicia o un paio di pantaloni dal negozio e li indossa, senza lavarli. E’ molto comune, forse anche tipico, come molti tessuti sembrano incontaminati quando sono freschi dal negozio.
Purtroppo i test condotti da Philip Tierno, Ph.D. direttore di Microbiologia e Immunologia presso la New York University, ha scoperto alcuni composti inquietanti sui capi di abbigliamento.
E questo è solo uno dei motivi per prendere in considerazione il lavaggio prima di indossarli. Molti articoli di abbigliamento sono anche contaminati da sostanze chimiche e coloranti che possono portare a irritazione o altri problemi di salute.
Anche insetti (come i pidocchi) potrebbero potenzialmente essere presenti sui vestiti nuovi. Se non sei attualmente uno che lava prima di indossare, cambierai idea entro la fine di questo articolo.
FECI, SECREZIONI RESPIRATORIE, ORGANISMI VAGINALI E ALTRO
Il Dr. Tierno ha testato pantaloni, camicie, biancheria intima, giacche e altri capi d’abbigliamento acquistati presso negozi di catene di abbigliamento sia  di fascia bassa che di fascia alta. I test hanno rivelato un certo numero di composti sgradevoli in agguato sui “nuovi” vestiti, tra cui:
Secrezioni respiratorie
Flora cutanea
Flora fecale
Lieviti
I costumi da bagno, biancheria intima e altri oggetti intimi sono tra i ​​più pesantemente contaminati. Tierno ha infatti comunicato: “Alcuni capi erano gravemente contaminati da molti organismi, indicando che molte persone li hanno provati. In un certo senso stai toccando l’inguine o le ascelle di qualcuno.
Quali tipi di malattie si potrebbero potenzialmente avere indossando vestiti contaminati?Organismi che causano l’epatite A, diarrea, MRSA, salmonella, norovirus, infezioni da lieviti e streptococco.
Ma come afferma il medico “La cosa buona è che la maggior parte delle persone hanno un sistema immunitario sufficientemente robusto, in modo che di solito può combattere il piccolo numero di microrganismi che possono avere sul loro corpo … Il fatto che si entra in contatto con uno non significa che stai andando ammalarsi.
CONTAMINANTI CHIMICHI: UN ALTRO MOTIVO FONDAMENTALE PER LAVARE I VESTITI NUOVI
A seconda di dove i vestiti nuovi sono stati fabbricati (spesso Cina o paesi asiatici dove i controlli praticamente non esistono) possono contenere più sostanze chimiche a rischio. Tra loro ci sonocoloranti azoici-anilina, che possono causare reazioni cutanee che vanno da lievi a gravi.
Se siete sensibili, tali coloranti possono lasciare la pelle rossa, prurito e secca, soprattutto dove il tessuto strofina sulla pelle, come ad esempio sulla vita, collo, ascelle e cosce. Le sostanze irritanti possono essere lavate via ma potrebbero essere richiesti anche diversi lavaggi.
La formaldeide è utilizzata anche nell’abbigliamento per ridurre pieghe e muffa. Non solo la formaldeide è un noto cancerogeno, ma è stato collegata anche a eczemi e disturbi ormonali.
Ci sono anche gli etossilati di nonilfenolo (NPE), che sono tensioattivi interferenti endocrini tossici utilizzai nella fabbricazione di indumenti.
Quando viene lavato via finisce nell’ambiente dove si accumula nei sedimenti e viene ingerito dai pesci e dalla fauna selvatica.
CI SONO SOSTANZE CHIMICHE CHE RIMANGONO DOPO IL LAVAGGIO
Purtroppo, il lavaggio non rimuoverà tutte le sostanze chimiche nei tuoi vestiti. Per esempio, iltriclosan antimicrobico è talvolta aggiunto ai tessuti, compresi gli indumenti. La ricerca ha dimostrato che triclosan può alterare la regolazione ormonale e può interferire con lo sviluppo fetale.
Studi sugli animali hanno anche sollevato preoccupazioni circa la sua capacità di influenzare lafertilità, e batteri esposti a triclosan diventano resistenti agli antibiotici. Come effetto c’è anche unaumento del rischio di cancro.
vestiti antimacchia sono pieni di composti perfluorinati (PFC), che sono tossici per l’uomo e per l’ambiente. Avrete spesso sentito parlare di PFC in relazione alle pentole antiaderenti, ma sono comuni anche nei tessuti.
A meno che l’abbigliamento che si acquista è biologico, è quasi certo che il tuo vestito sia realizzato concotone geneticamente modificato che è fortemente trattato con pesticidi e altre sostanze chimiche durante la produzione. [Ne ho parlato nell’articolo Ecco quanto è più naturale e sano indossare la Canapa].
L’Organic Consumers Association (OCA) ha spiegato:
Le sostanze chimiche utilizzate nella produzione di cotone non si esauriscono con la coltivazione. Come aiuto nella raccolta, gli erbicidi sono usati per defogliare le piante, rendendo più facile la raccolta.
Produrre un tessuto dalle piante coinvolge più sostanze chimiche nel processo di sbiancamento, dimensionamento, colorazione, raddrizzamento, appiattimento, resistenza alle macchie e agli odori, antinfiammabilità, riduzione delle pieghe.
Alcune di queste sostanze chimiche sono applicate con il calore e così incollate alle fibre di cotone. Diversi lavaggi vengono effettuati durante tutto il processo, ma alcune degli ammorbidenti e detergenti lasciano un residuo che non sarà totalmente rimosso dal prodotto finale.
Sostanze chimiche spesso utilizzati per le finiture sono formaldeide, soda caustica, acido solforico, resine, sulfamidici, alogeni e bromo.
Alcuni capi di abbigliamento importati sono ora impregnati con disinfettanti di lunga durata che sono molto difficili da rimuovere. Questi e gli altri residui chimici colpiscono le persone con Sensibilità Chimica Multipla.
Inoltre, le persone hanno sviluppato reazioni allergiche attraverso il contatto con la pelle. ”
LA COLTIVAZIONE DI COTONE E’ QUELLA PIE’ INQUINANTE CHE ESISTA
Potreste essere sorpreso nell’apprendere che il cotone è la coltura che sporca di più al mondo a causa di un uso pesante di erbicidi e insetticidi pericolosi, tra cui alcuni dei più pericolosi insetticidi sul mercato. Secondo l’Organic Trade Association:
Il cotone è una coltura dannosa a causa del suo pesante uso di insetticidi, pesticida più pericolose per la salute umana e animale. Cotone copre il 2,5% delle terre coltivate del mondo e usa il 16% degli insetticidi a livello mondiale, più di ogni altra coltura.
Aldicarb, parathion e methamidopho, tre dei insetticidi più intensamente pericolosi per la salute umana, sono quelli più comunemente utilizzati nella produzione di cotone.
L’Aldicarb può uccidere un uomo con una sola goccia assorbito attraverso la pelle, ma è ancora utilizzato in 25 paesi e negli Stati Uniti, dove in 16 stati è stato scoperto nelle falde acquifere“.
Questo è uno dei motivi per cui consiglio vivamente di scegliere vestiti in cotone biologico che non sarà geneticamente modificato e soggetto a questo assalto di esposizioni tossiche.
Quando non si trovano almeno dovresti scegliere indumenti che sono testati per la presenza di sostanze nocive, che se ci fai caso compare spesso nelle etichette dell’intimo.
Un ultimo consiglio è quello di sentirsi le dita dopo aver toccato un vestito nuovo: se sfregando le dita noti che sembrano come lucide e plasticate o addirittura colorate allora sai che quel capo d’abbigliamento è pieno di roba chimica. Quindi se vuoi acquistarlo sappi che devi lavarlo almeno una volta prima di indossarlo e di lavarti le mani quando esci dal negozio.
Queste accortezze devono essere rispettate soprattutto per i vestiti a contatto con la pelle come intimo, pantaloni, camice, magliette, sciarpe, ecc.

 Questo articolo non è destinato a fornire consigli medici, diagnosi o trattamento.
fonte: 
http://www.dionidream.com/