martedì 17 gennaio 2012

LA MANUTENZIONE DEL TAPPETO 2° parte



LE TARME
Le tarme oltre a provocare gravi danni, sono anche difficili da scoprire. Vivono e si riproducono in ambienti con poca illuminazione, e sono divoratrici di lana. Normalmente stazionano nel pelo e depongono milioni di uova nel giro di poche settimane. A volte mangiano la lana all'altezza del nodo, per cui il tappeto anche se appare integro, perde la lana quando viene aspirato.
In questi casi occorre irrorare il tappeto con disinfestanti particolari e rinchiuderlo in contenitori a tenuta ermetica per almeno un mese. Dopo un lavaggio energico, si può procedere al restauro.
Una astuzia per evitare il flagello delle tarme è quello di mettere nella stanza un vaso contenente delle piume: le tarme tralasceranno certamente il tappeto per deporre le loro uova sulle piume.



PICCOLE RIPARAZIONI
Piccoli interventi di riparazione al tappeto possono essere fatte da tutti: è sufficiente essere in possesso di un solido ago e del filo di lana assortito, che potete procurarvi presso i negozi di prodotti di artigianato o nelle mercerie più provviste.
Alcuni tappeti hanno tendono ad incurvarsi agli angoli; si può evitare questo inconveniente stirandoli: quando il problema non si riesce a risolvere, occorre intervenire con riparazioni più complicate che è bene lasciare ad uno specialista.
Se il tappeto tende seccarsi, il problema è causato dalla lana che è portata a perdere i suoi grassi essenziali, si può restaurare in un modo abbastanza facile: stendete il tappeto su una superficie in piano, prendere un pugno di vello di montone appena tosato e non ancora trattato, e strofinarlo su ogni lato del tappeto, in questo modo ridarete al tappeto una certa quantità di lanolina.



IL RESTAURO
In caso il tappeto abbia dei danni gravi, è necessario procedere ad una vera e propria opera di restauro, lavoro così difficile ed impegnativo che occorre lasciare ad artigiani esperti e competenti.
Il restauro ha il fine di conservare e proteggere (restauro conservativo) il tappeto o di ricondurlo allo stato originario (restauro integrativo). Determinate l'importanza, l'età e la provenienza del tappeto, il restauratore ne analizza lo stato generale, sia al dritto che al rovescio, alla luce del sole; poi passa allo studio dei danni per identificare il tipo di intervento da effettuare. Il tappeto viene sottoposto a lavaggio, al fine di lavorare su fibre pulite, elastiche e morbide e per poter valutare correttamente i colori.
Questa operazione, data l'abilità e le conoscenze richieste, è piuttosto costosa e quindi deve essere eseguita solo se si è in presenza di un tappeto di elevato valore e se il costo del restauro (che non deve mai essere superiore al valore del tappeto) è conveniente.



IL BUCO
Un buco può essere provocato da cause diverse (bruciature, animali, attriti violenti causati da oggetti trascinati); se il tappeto è molto sporco le fibre perdono la loro elasticità, tendono a spezzarsi e polverizzarsi, soprattutto in ambienti troppo secchi.
Restaurare un buco significa ricostruire di nuovo una parte del tappeto. Il lavoro è particolarmente complicato ed è necessario l'intervento di uno specialista.
IL TAPPETO MARCITO
Un tappeto a lungo bagnato marcisce. Per ovviare a questo problema occorre eliminare le aree marcite, generando così un buco che deve essere restaurato. Nel caso che le zone di marcitura siano molto estese, occorre valutare se il restauro sia conveniente o sia opportuno invece cucire semplicemente una fodera sul rovescio per rinforzare le parti più deboli della struttura con fili sottili e resistenti.





LE TESTATE
Le testate, cioè le parti terminali del tappeto sono costituite dai fili dell'ordito che fuoriescono fino a formare le cimose e le frange. Queste sono portate a sfilarsi e sfibrarsi. Appena il tappeto mostra i primi segni di cedimento è necessario intervenire con un restauro conservativo operando una fermatura interna non visibile.






I BORDI
Nei tappeti di pregio ad alta densità di nodi, tramati e orditi in seta, la tensione dei nodi e la rigidità della struttura possono causare l'arricciatura delle bordure, non consentendo la perfetta stesura del tappeto. Il problema è che il tappeto possa strapparsi nella parte esposta alla piega. In questi casi l'unico intervento possibile è quello di intervenire sulla struttura interna, lavoro molto complesso e delicato che richiede l'intervento di un restauratore particolarmente abile.

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